Storia del Sud di Gianni Custodero, « È indispensabile una politica dal Mezzogiorno, del Mezzogiorno
- Soumaya Bourougaaoui
- Aug 7, 2017
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Il libro «Storia del Sud» (Dal regno normanno alla prima repubblica), Capone Editore, del giornalista italiano Gianni Custodero, premio di cultura Attis d'oro, della città di Fasano nel 2001, ci offre una sintesi approfondita e dettagliata di tutte le vicende del Mezzogiorno dalla discesa dei Normanni fino al Duemila. Il libro contiene 9 capitoli (La nascita di un regno, Federico II e gli altri Svevi, Angioini e Aragonesi, sotto la Spagna e i Vicerè, Il ritorno della Monarchia, La Repubblica e il decennio francese, Le due Sicilie, Briganti e galantuomini, Il Novecento). Quindi, il lettore di questo libro potrà avere una rassegna dettagliata e illustrata degli eventi che sono accaduti nell’Italia Meridionale.
"Un’attenta rilettura delle vicende del Sud evidenzia, soprattutto nelle fasi critiche, alcune costanti : sono i vuoti ed i ritardi culturali, la distanza tra potere e comunità ed un sommerso dilagante in tutti i campi. Per quello che riguarda la cultura, sono mancate soprattutto, a parte qualche parentesi più o meno breve, una approfondita conoscenza della realtà in cui si operava e la capacità di valutare le diverse situazioni e gli esatti termini dei problemi interni ed esterni da affrontare. La cultura meridionale, capace di grandi intuizioni anticipatrici, presenta, comunque, come sua connotazione saliente la tendenza all’astrazione ma anche a ripiegare su se stessa, a cercare antiche glorie e patenti di nobiltà. Ha dato fini giuristi, filosofi ed umanisti ma spesso è mancata la cultura del presente, fatta di concretezza e di realismo, quella degli statisti e dei politici… San Tommaso d’Aquino e Giambattista Vico non appartengono solo ad un Paese ed alla loro età ma al mondo ed alla cultura di tutti i tempi : anche la stagione del Settecento, che rappresenta una fase eccezionale, conferma pure tendenze e rischi", scrive Gianni Custodero.
Gianni Custodero, convinto meridionalista, si occupa da sempre di storia e di problemi del Mezzogiorno, aveva intrapreso una rilettura degli avvenimenti storici importanti ; dell’Unità nazionale con particolare attenzione al fenomeno del brigantaggio. Nella sua scrittura si riscontrano spesso, i segni di una prospettiva che è imperniata sul Sud e sulle sue delusioni, fra sogni, speranze, nostalgie ed amarezze.
"Siamo di fronte ad una storia di sudditi che non sono mai riusciti a diventare cittadini ?
Fino a che punto questa pesante eredità del passato continua a proiettare le sue ombre sul presente ? Nelle pagine che precedono si può trovare qualche risposta. Saranno capaci le popolazioni meridionali di realizzare un salto di qualità culturale per cambiare le secolari regole del gioco, pensare e proporre nuovi modelli organizzativi, politici ed istituzionali nel segno della originalità e della creatività ? È indispensabile una politica dal Mezzogiorno, del Mezzogiorno e per il Mezzogiorno. È questa la sfida per il Sud nell’Europa del Terzo Millennio". Scrive il giornalista.
Gianni Custodero, classe 1936, nato a Fasano, in provincia di Brindisi, laureato in giurisprudenza e giornalista professionista, ha diretto per oltre venticinque anni gli uffici stampa della Regione Puglia. La sua firma è apparsa in numerosi quotidiani italiani, da «La Provincia» di Como all ‘ «Unione Sarda», da «La Notte» al Vecchio «Giornale d’Italia». Ha diretto periodici ed agenzie giornalistiche. Continua a collaborare, più o meno assiduamente, con «La Gazzetta del Mezzogiorno» e con alcune riviste. È autore di una ventina di pubblicazioni tra le quali i saggi Puglia letteraria nel Novecento ( Ravenna, Longo, 1982), Nel Mezzogiorno tra Giolitti e il fascismo (Bari, Cacucci, 1982), Un’altra storia (Fasano, Schena, 1990), Le Regioni, un fallimento all’italiana (Bari, Cacucci, 1997). Con l’editore Capone ha pubblicato Puglia tra campagna e città (1988), Storia del Sud (1999), Antichi popoli del Sud (2000) e ha curato Puglia/ Sud 1890 di Gustavo Meyer Graz (1978) e Storie di Briganti (2001) di Abele De Blasio. Ha scritto numerosi libri, molti dei quali soprattutto su tematiche legate al meridionalismo ed al brigantaggio.

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